Hate speech: l’istigazione alla violenza per motivi religiosi tramite i messaggi Facebook
Sussiste l’istigazione alla violenza per motivi religiosi in quelle manifestazioni di pensiero dirette a persuadere e muovere all’azione l’ascoltatore. Questo è quanto stabilito dalla Suprema Corte di cassazione con la sentenza della prima sezione penale del 7 marzo 2023, n. 9656.