Contratti derivati: esiste il principio di parità dei vantaggi?
La Corte di Appello di Firenze, con sentenza n. 898 del 28 aprile 2023, affronta il tema dell’alea economica del contratto derivato, soffermandosi sulle strutture rimediali applicabili. Nell’escludere l’immanenza di un principio di assoluta parità tra i contraenti dei vantaggi derivanti dal contratto derivato, la Corte fiorentina avverte che lo squilibrio meramente economico non inficia la causa, potendo al più provocare l’annullabilità del negozio ove la scarsa convenienza dell’affare sia il risultato di un comportamento scorretto che abbia integrato un vizio della volontà ovvero la rescindibilità del medesimo ove lo squilibrio derivi dall’approfittamento di situazioni soggettive di bisogno o di pericolo.