Timbrare il badge al posto del superiore legittima il licenziamento
Con sentenza del 14 luglio 2023, n. 20206, la Sezione lavoro della Corte di Cassazione ha ribadito come – in tema di pubblico impiego – costituisce falsa attestazione della presenza in servizio qualunque modalità fraudolenta posta in essere, anche da un terzo, che abbia lo scopo di far risultare in servizio il dipendente o in grado di trarre in inganno l’ente datore di lavoro circa il rispetto dell’orario di lavoro dello stesso. Della predetta violazione risponde anche il dipendente pubblico che abbia agevolato con la propria condotta attiva o omissiva la falsa attestazione.