La revisione dei prezzi: il CDS evidenzia le differenze tra vecchio e nuovo Codice

Il vecchio codice degli appalti si è limitato, nell’art. 106, a facoltizzare l’inserimento della previsione nei documenti di gara, ma solo a condizione che la modifica del contratto durante il suo periodo di efficacia non fosse tale da alterare le condizioni della gara, dovendo altrimenti essere esperita una nuova procedura di affidamento. Sull’onda della crisi pandemica e della forte impennata dei costi dell’energia e delle materie prime per la guerra in Ucraina, l’istituto è stato reintrodotto con numerose norme speciali. Il nuovo codice dei contratti pubblici, di cui al D.lgs. n. 36 del 2023, lo ha nuovamente ammesso a sistema ai sensi dell’art. 60 che afferma “1. Nei documenti di gara iniziali delle procedure di affidamento è obbligatorio l’inserimento delle clausole di revisione prezzi”. Quanto stabilito dal Consiglio di Stato con sentenza 13 luglio 2023, n. 6847.

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