Le chat su “SKY ECC” acquisite con OEI sono documenti o va applicata la disciplina sulle intercettazioni?

Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la ordinanza con cui il tribunale del riesame aveva confermato il provvedimento con cui il GIP aveva applicato ad un indagato la misura cautelare della custodia in carcere perché raggiunto da gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato omicidio, la Corte di Cassazione penale, Sez. I, con la sentenza 3 aprile 2024, n. 13535 – nell’accogliere la tesi difensiva secondo cui, in assenza documentazione utile a verificare le modalità di acquisizione delle chat acquisite dalla Francia mediante OEI, non era utilizzabile la nota informativa della polizia giudiziaria contenente la trascrizione di queste ultime perché il giudice non può verificare l’osservanza dei principi fondamentali del nostro ordinamento ed il rispetto del diritto di difesa – ha aderito a quell’orientamento giurisprudenziale, fatto proprio da una recente sentenza delle Sezioni Unite penali, decisa all’udienza del 29 febbraio 2024, secondo cui l’acquisizione ed utilizzazione dei messaggi in questione è sottoposta a regole, limiti e garanzie diverse che dipendono dalle modalità con cui l’autorità estera ha, a sua volta, acquisito i dati conservati nel server.

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