A.I. Act e sandbox: una buona scelta, che lascia ancora molti dubbi
Delle molte tematiche introdotte dall’AI Act, sicuramente le regulatory sandbox rappresentano una delle novità di maggiore rilievo. La definizione la rinveniamo nell’art. 3, n. 54, dove sono qualificate come uno “spazio di sperimentazione normativa per l’IA” (che sarebbe la versione italiana di sandbox), all’interno di “un quadro controllato istituito da un’autorità competente che offre ai fornitori o potenziali fornitori di sistemi di IA la possibilità di sviluppare, addestrare, convalidare e provare, se del caso in condizioni reali, un sistema di IA innovativo, conformemente a un piano dello spazio di sperimentazione per un periodo di tempo limitato sotto supervisione regolamentare”. Il successivo n. 55 del medesimo articolo, definisce poi il “piano dello spazio di sperimentazione” come “un documento concordato tra il fornitore partecipante e l’autorità competente in cui sono descritti gli obiettivi, le condizioni, il calendario, la metodologia e i requisiti relativamente alle attività svolte all’interno dello spazio di sperimentazione”.