Pubblicazione online di video a contenuto diffamatorio e responsabilità civile

Il legittimo esercizio del diritto di critica – anche in ambito politico, ove è consentito il ricorso a toni aspri e di disapprovazione più pungenti e incisivi rispetto a quelli comunemente adoperati nei rapporti tra privati – è sempre condizionato, come quello di cronaca, dal limite della continenza, intesa come correttezza formale dell’esposizione e non eccedenza dai limiti di quanto strettamente necessario per il pubblico interesse. È quanto si legge nella sentenza del Tribunale di Asti del 28 maggio 2024, n. 381.

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