Il notaio può autenticare la vendita di immobile di una persona giuridica stabilita in Russia
Paventando la possibilità di violare il divieto di fornire servizi di consulenza giuridica a persone giuridiche stabilite in Russia, divieto incluso nel pacchetto di sanzioni comminate nel 2022 dal Consiglio dell’Ue in risposta all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, un notaio tedesco si è rifiutato di autenticare un contratto di vendita di un immobile, sito in Germania ma appartenente a una società russa. Timore legittimo ma infondato perché la Corte di Giustizia, con la sentenza Jemerak del 5 settembre 2024 (C-109/23), ha chiarito che non rientrano in tale divieto né l’autenticazione, da parte di un notaio di uno Stato membro, di un contratto di vendita di un bene immobile situato nel territorio di tale Stato membro e appartenente a una persona giuridica stabilita in Russia, né gli atti di esecuzione di un siffatto contratto autenticato compiuti dal notaio ai fini della cancellazione degli oneri su tale immobile, del pagamento del prezzo della vendita al venditore e della trascrizione del trasferimento di proprietà nel registro fondiario, né tantomeno le prestazioni di traduzione fornite da un interprete in occasione dell’autenticazione al fine di assistere il rappresentante della persona giuridica che non padroneggia la lingua della procedura di autenticazione.