Diffamazione tramite chat Whatsapp: esclusa l’aggravante del mezzo di pubblicità
In ipotesi di diffamazione tramite chat di whatsapp, trattandosi di mezzo che non è potenzialmente in grado di raggiungere un numero indeterminato di destinatari, non sussiste la circostanza aggravante del mezzo di pubblicità. In questo modo ha statuito la Cassazione penale con la sentenza n. 42783/2024.