L’utilizzazione degli esiti delle intercettazioni in “altri procedimenti”
L’interpretazione dell’art. 270 c.p.p., che disciplina l’utilizzazione dei risultati delle intercettazioni in procedimenti diversi, è tema molto ricorrente nelle aule di giustizia. La disposizione è stata oggetto di due sentenze Sezioni unite. La prima ha avuto un impatto notevole sui procedimenti in corso ed ha provocato una significativa elaborazione successiva nella giurisprudenza di legittimità, oltre che un immediato intervento del legislatore teso a limitarne l’effetto. La determinazione dell’area operativa di tale riforma intervenuta nel 2020 è stata oggetto della seconda sentenza delle Sezioni unite, deliberata nell’aprile del 2024 ed in via di deposito. Nel frattempo, la L. 9/10/2023, n. 137 di conversione del D.L. 10/8/2023, n. 105 ha nuovamente riformato la norma, ripristinando la disciplina precedente alla modifica del 2020.