Guida in stato di ebbrezza: rituale l’avviso verbale di diritto al difensore
Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello aveva confermato la condanna inflitta in primo grado al conducente di un’autovettura per il reato di guida in stato di ebbrezza, la Corte di Cassazione penale, Sez. IV, con la sentenza 5 dicembre 2022, n. 45909, nel disattendere la tesi difensiva secondo cui doveva considerarsi irrituale l’avviso di voler essere assistito da un difensore dato verbalmente dall’agente operante, ha affermato il principio secondo cui è sufficiente che il predetto avviso venga dato in qualunque forma idonea al raggiungimento dello scopo e cioè a consentire al destinatario di comprendere appieno il significato del predetto avviso e quindi l’esatta portata della facoltà difensiva ad esso correlata, sì da consentirne l’eventuale esercizio.
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